Pd in subbuglio: dopo Schlein si cerca un nuovo leader…

Schlein sotto assedio: il Pd cerca un nuovo leader tecnico

Il Partito Democratico sembra oggi trovarsi non tanto davanti a un bivio, quanto a un labirinto strategico. Sotto la guida di Elly Schlein, il partito ha scelto un profilo decisamente più a sinistra, puntando sul “campo largo” e sull’alleanza con il Movimento 5 Stelle. Tuttavia, a fronte delle recenti sconfitte — nelle regioni come le Marche e la Calabria — il malcontento è esploso in modo visibile: molti dirigenti e amministratori locali denunciano una mancanza di strategia unitaria e un’eccessiva verticalità nella gestione del partito. La Stampa

La leadership di Schlein, una volta salutata come segnale di rinnovamento, appare oggi messa sotto assedio dalle stesse correnti interne che una volta l’avevano sostenuta. L’accusa che ormai risuona è netta: «il Pd è troppo di sinistra», dicono alcuni dissidenti riformisti. Il Fatto Quotidiano Il punto critico è questo: una forza politica che mira a governare non può ridursi a una parola d’ordine ideologica, se perde elettori moderati e rischia di non avere nemmeno la forza motrice al proprio interno. Schlein sembra non voler cambiare rotta: «Il campo largo non si tocca», è il mantra che rimbalza al Nazareno, nonostante la doppia sconfitta elettorale.

Pd al bivio: Manfredi spunta come alternativa a Schlein

In questo contesto, emerge con forza il nome di Gaetano Manfredi. Il sindaco di Napoli e già ministro dell’Università viene indicato come profilo «rassicurante», tecnico, capace di mediazione, potenzialmente adatto a ricucire fratture e ad attrarre elettorato moderato. ilfoglio.it Secondo alcuni articoli, «tutte le strade del Pd conducono a Manfredi». ilfoglio.it E sebbene lo stesso Manfredi si sia affrettato a smentire ipotesi di un ruolo da “federatore” o di sostituzione immediata, il segnale politico resta chiaro: all’interno del partito molti già ambiscono a un’alternativa a Schlein. Corriere Napoli