
Dall’altra parte, l’opposizione appare ancora divisa e in cerca di una direzione. Il Partito Democratico, pur mantenendo una base elettorale solida, mostra segni di affaticamento. Secondo molti analisti, una parte dell’elettorato progressista risulta disorientata dalle scelte interne del partito e dalla mancanza di una linea condivisa tra le varie anime del centrosinistra. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte continua invece a perdere slancio: il tentativo di costruire un profilo più istituzionale rispetto al passato non sembra aver convinto del tutto il suo elettorato, storicamente attratto da toni più diretti e anti-sistema.
In questo contesto, la forza del centrodestra deriva non solo dai numeri, ma anche da un senso di stabilità e coerenza comunicativa. Giorgia Meloni riesce a incarnare una leadership che coniuga fermezza e pragmatismo, in un momento in cui il Paese appare stanco di cambiamenti improvvisi e promesse irrealizzabili. La premier continua a puntare su una linea di governo che privilegia risultati concreti e una chiara identità valoriale, elementi che sembrano premiare nel consenso popolare.
Un dato significativo resta quello degli astenuti e degli indecisi: il 31% del campione non indica alcuna preferenza o dichiara di non sapere chi votare. Un “partito del non voto” che si conferma la più grande forza del Paese. Come spiegano gli esperti di SWG, si tratta di cittadini spesso disillusi, ma non apatici: molti attendono segnali concreti di credibilità e rinnovamento da parte di tutte le forze politiche.
Il sondaggio SWG del 3 novembre 2025 restituisce dunque l’immagine di un’Italia politicamente stabile, in cui la coalizione di governo mantiene un ampio margine di vantaggio. Fratelli d’Italia si conferma la locomotiva della destra italiana e il principale punto di riferimento per un elettorato che, al momento, non sembra avere alternative convincenti nel campo avversario.
