Torino, il Pd ritira le firme sulla cittadinanza a Francesca Albanese: caos nella sinistra…

Dietro la questione, spiegano le testate, c’è un tema più grande: il rischio di trasformare una decisione amministrativa in un conflitto ideologico internazionale. Il Resto del Carlino sottolinea che in Emilia-Romagna alcune associazioni hanno chiesto al Comune di procedere, mentre altre hanno chiesto cautela. Nessuno, però, chiede di cancellare la proposta: il problema è la paura di esporsi.

Ed è proprio questa paura che Il Primato Nazionale attribuisce al Pd. La testata parla di dirigenti preoccupati da un possibile contraccolpo mediatico o diplomatico. Una interpretazione studiata, secondo la quale dietro la ritirata non ci sarebbero ragioni giuridiche o procedurali, ma semplice prudenza politica.

Il risultato è una confusione totale: da una parte c’è chi vuole riconoscere Albanese per il lavoro svolto all’ONU, dall’altra chi teme che la mozione venga letta come un gesto ostile verso Israele o verso la comunità ebraica. E mentre le città amministrate dal centrosinistra scelgono strade opposte, il dibattito si allarga a livello nazionale.

Un messaggio, però, arriva forte e chiaro all’opinione pubblica: sulla cittadinanza ad Albanese, la sinistra non parla con una voce sola. Ogni scelta diversa da città a città diventa un caso politico a sé. Ogni rinvio alimenta sospetti. Ogni silenzio diventa un boomerang comunicativo.

E allora la domanda resta aperta: è prudenza istituzionale o semplice paura? Il Pd sta cercando di evitare tensioni o sta solo evitando di scegliere? Perché un partito che si presenta come difensore dei diritti umani non dovrebbe avere difficoltà a riconoscere il lavoro di una relatrice ONU. E se invece questa decisione diventa motivo di divisione interna, il problema non è la cittadinanza: è la credibilità politica.

🔹 Tutte le informazioni contenute in questo articolo provengono da fonti giornalistiche citate nel testo (Il Foglio, Controradio, Il Resto del Carlino, Il Primato Nazionale), pubblicate nelle ultime 24 ore. Le posizioni attribuite restano responsabilità delle rispettive testate. Fine.